Quel che dà il senso del tempo è il nostro “esser nani che camminano sulle spalle dei giganti”. I giganti sono le nostre storie e, in quanto tali, personificano il vissuto personale e collettivo che ci portiamo dietro come bagagli. Dalle loro alte spalle possiamo vedere un certo numero di cose in più, e un po’ più lontano. Pur avendo la vista assai debole possiamo, col loro aiuto, andare al di là della memoria e dell’oblio”.
(Barbara Spinelli)