SESSANT'ANNI FA MORIVA BRUNO COLOMBO
Oratorio “Bruno Colombo” …
Chissà quanti, specialmente tra i giovani che frequentano l’Oratorio, si sono chiesti: “Ma chi era Bruno Colombo?”. La domanda sorge spontanea poiché normalmente gli oratori sono dedicati ai Santi, specialmente a quelli che nella loro vita terrena li hanno ideati: San Giovanni Bosco, San Filippo Neri, San Domenico Savio, oppure al Santo cui è dedicata la parrocchia di appartenenza. Il nostro no, l’Oratorio di Pasturo, come del resto anche il Corpo Musicale, è dedicato a un ragazzo, morto prematuramente all’età di diciassette anni il 15 gennaio del 1951.
Sono passati tanti anni e di Bruno, oltre ai parenti, si ricordano solo le persone di una certa età...
Nel sessantesimo anniversario della morte sembra doveroso ricordarlo. Nato nel 1933, unico figlio di Giuseppina Mauri e di Giuseppe Colombo, dopo aver frequentato le scuole elementari a Pasturo, proseguì gli studi presso il collegio Volta di Lecco, insieme al cugino Millo Merlo e agli amici Piero Mazzoleni e Ambrogio Merlo. Finite le medie intraprese gli studi di ragioneria. La zia Mariuccia Colombo, il cugino Franco Vizzardi e l’amico Piero Mazzoleni descrivono Bruno come un ragazzo buono, simpatico, disponibile verso tutti, esuberante; la cugina del papà, Giacomina Colombo (classe 1921), per molti anni cameriera presso le famiglie “Mauri", ricorda Bruno come un ragazzo tranquillo, educato. “Quando tornava a casa dal collegio, si divertiva insieme al cugino Millo; certo, come tutti, ogni tanto combinavano qualche guaio ... Ricordo che una volta, per punizione, li hanno mandati al porcile a dar da mangiare ai maiali”. Il 15 gennaio ‘51, mentre con la lambretta accompagnava a casa una sua amica, in zona Germanedo, Bruno ebbe un incidente con un motocarro; arrivata l’ambulanza, rifiutò di salire nella parte posteriore, riservata ai pazienti, poiché diceva di aver solamente battuto leggermente la testa e si avviò all’ospedale seduto in cabina di fianco al conducente. Purtroppo in quegli anni non si faceva ancora la TAC e il problema fu sottovalutato. Dopo poche ore, un’emorragia interna, non riscontrata, lo portava alla morte. Pochi giorni prima di morire, Bruno in un tema aveva scritto, fra l'altro, una frase che poi la famiglia ha voluto stampare sull'immagine ricordo: “Solo con la grazia di Dio possiamo avere sollievo anche nelle situazioni più disperate della vita".
Il parroco di Pasturo, don Riccardo Cima, da tempo desiderava far costruire un Oratorio. Nel 1945 aveva già fatto eseguire un progetto da uno studio di Milano e nel 1950, a tale scopo, aveva iniziato una raccolta di offerte in paese, ma la situazione si presentava irta di difficoltà, quasi impossibile.
I coniugi Giuseppe e Giuseppina Colombo, in ricordo del loro unico figlio, offrirono alla parrocchia di Pasturo un significativo contributo per la costruzione di un moderno Oratorio, con salone per cinema e teatro, cappellina, aule e un ampio campo da gioco: certamente, in quegli anni, uno dei migliori oratori esistenti.
Gigi Orlandi
IL GRINZONE n.34