Italiani, brava gente? Un mito duro a morire
Uno tra i più diffusi luoghi comuni, che per parecchi italiani si traduce in un'acritica ma profonda convinzione, è quello che si riassume nell'espressione “Italiani brava gente”.
Angelo Del Boca, pioniere e profondo conoscitore della storia del colonialismo italiano, pone quelle tre parole, con un punto di domanda, a titolo di un suo libro, aggiungendovi appunto il sottotitolo “Un mito duro a morire”.
Il volume ripercorre le pagine più buie e spesso sconosciute della nostra storia, dall'Unità fino ad oggi, mettendone in evidenza le nefandezze e le atrocità.
E' un dato incontestabile che noi Italiani abbiamo solo in parte fatto i conti con la nostra storia nazionale ed il revisionismo di moda non ci aiuta in questo senso.
Il libro di Del Boca passa in rassegna alcune delle pagine più nere della nostra vicenda nazionale: la guerra al brigantaggio nel Meridione, subito dopo l'unificazione; la nostra prima guerra coloniale in Eritrea (1885-1895), con l'inferno di Nocra; la campagna di Cina contro i boxer; l'occupazione della Libia (1911); le “spallate” di Cadorna nel corso della grande guerra; gli schiavi dell'Uebi Scebeli in Somalia; l'uso di gas tossici in Etiopia, con buona pace di Indro Montanelli, che alla prova dei fatti dovette ricredersi; l'orrore e la vergogna di Debrà Libanòs; il bombardamento di Barcellona durante la guerra civile spagnola; i crimini fascisti nei Balcani, nel corso della seconda guerra mondiale; la resa dei conti dopo la caduta del fascismo.
La scrittura di Del Boca è di assoluta chiarezza e frutto di accurata documentazione; un ricco apparato di note, alla fine di ciascun capitolo, costituisce un utile strumento per un eventuale ulteriore approfondimento.
Si è spesso sostenuto in questa rubrica che l'esercizio della memoria è un dovere; a maggior ragione lo è, quando serve a mettere in discussione la nostra falsa coscienza ed il meccanismo della rimozione.
Ciò potrebbe risparmiarci la vergogna che un comune italiano (Affile) progetti di erigere un monumento ad un suo cittadino, il generale Rodolfo Graziani, efferato criminale di guerra.
Carlo Amanti
Angelo Del Boca, Italiani brava gente? Un mito duro a morire, Neri Pozza editore.
IL GRINZONE n.56