Intemperie


In rete d'acque

m’è rinato

il convento dell'infanzia.

 

Dove sei,

bianca scala?

                            Ti scendevo

tra le robinie

e non aveva fosse

la terra.

 

Ora in lontani viali

un compagno barcolla,

trasportando un morto:

gli cadono sul viso

le palpebre come spente viole.

 

Dove sei

scala bianca?

                            M'è sfuggito

un grido: manca il suolo.

 

Vampe d'incenso

per la via

non danno più riparo

a questa pioggia.

 

23 maggio 1935