Da NAPIER (Nuova Zelanda)

 

La Nuova Zelanda ha chiuso i confini il 19 marzo annunciando, il 25 marzo, un "vero" Lockdown di 4 settimane, diventate poi 5, con soli 200 casi positivi. Il livello di “guardia” era il 4: ospedali, farmacie, supermercati ed altre attività riguardanti beni di prima necessità aperti mentre tutto il "resto" chiuso...
Il 27 aprile si è passati al livello 3, il 13 maggio al livello 2 e il 9 giugno al livello 1 con pochissimi casi attivi ma sotto controllo.
Cento giorni senza casi… ma il 10 agosto ci sono stati 4 casi attivi per cui, vista la situazione in Australia e in Europa (dove sembra ci sia il rischio di una seconda ondata), hanno deciso di tornare al livello 3 in Auckland (dove si sono verificati i 4 positivi) e al livello 2 nel resto della Nz.

Ritengo di essere molto fortunato a vivere in Nuova Zelanda in questo momento difficile per tutto il mondo: qui sembra non sia successo nulla, tutti dicono che sono solo due Isole con pochi abitanti per cui basta chiudere i confini ed è fatta; in realtà è stato decretato un "vero" Lockdown con solo 200 casi, e sono stati eseguiti tantissimi controlli e test...

Vivendo a Queenstown, paese che per l’80% vive sul turismo, io e tantissimi altri abbiamo perso il lavoro. Infatti, avendo chiuso i confini e non avendo più turisti, è stato questo il paese più colpito della Nuova Zelanda.

Il governo, con il mio datore di lavoro, mi ha dato un aiuto economico per 12 settimane, finite le quali è terminato il mio contratto di lavoro e automaticamente il mio visto.
L'Ufficio Immigrazione - vista la situazione "Covid-19" - mi ha concesso 2 mesi di tempo per cercare un nuovo lavoro e ottenere così il rinnovo del visto per rimanere in Nuova Zelanda.

Il 10 giugno decido di lasciare Queenstown e l'Isola del Sud, dove ho vissuto per più di 4 anni, per spostarmi all'isola del Nord dove ci sono più opportunità lavorative.
Inizio così una nuova avventura alla ricerca di lavoro, ma ne approfitto anche per viaggiare: la mia auto diventa la mia casa, un materassino da una parte e dall'altra tutte le mie valigie e tutto il set da camping. Le prime due settimane ho girato l'Isola del Sud guidando per 3000 km e con tante camminate. La località più bella è stata "Abel Tasman" dove ho fatto più di 120 km a piedi in 5 giorni e 5 notti dormendo in rifugi (qua sono solo per dormire, non c'è la polenta, salame, formaggi… purtroppo ti devi organizzare prima e portarti tutto in spalla...)

Successivamente ho preso il traghetto e mi sono spostato nella prima città dell'Isola del Nord, Wellington, la capitale. Per una settimana mi sono dato da fare cercando lavoro porta a porta e continuando a mettere annunci online in tutta la Nuova Zelanda.

Ho ricevuto tante offerte e vari colloqui però nessuno alla fine mi offriva lo “sponsor” (necessario per avere il visto per poter lavorare). In questi mesi l'immigrazione ha fatto dei cambi sui visti, ci sono nuove norme e i tempi di attesa sono troppo lunghi per cui al momento è difficile trovare uno sponsor.

Lascio allora Wellington per continuare a viaggiare e cercare lavoro in altre città. 

Finalmente dopo 5/6 settimane trovo uno sponsor come Cafè/Restaurant Manager in un ristorante a Napier. A fine luglio - dopo aver ottenuto tutti i documenti e aver fatto la visita medica richiesta - chiedo il visto; normalmente in 2/3 settimane lo ottieni mentre adesso possono passare anche 2 mesi...

Nel frattempo ho continuato a viaggiare e per fortuna dopo 4 settimane, il 21 agosto, ho ricevuto il nuovo visto di 3 anni.

Dopo 10 settimane di viaggio con circa 10.000 km inizia una nuova avventura a Napier, paese sull'Oceano Pacifico. Per il momento sto ancora vivendo in auto in un campeggio alla ricerca di una nuova casa…

Un saluto dall'altra parte del mondo e spero di tornare presto...

                              

                                                                                              Giordano Invernizzi


IL GRINZONE n. 72