RITORNO ALLE ORIGINI


La mia recente esperienza in Camerun è iniziata nell’estate del 2023 e finita un anno dopo. Il Camerun è il Paese natale di mia madre, e il motivo principale che mi ha spinta a tornare dopo quindici anni, stavolta per un lungo periodo, è stato il bisogno di esplorare e conoscere il Paese che mi ha dato origine.

Sono arrivata in Camerun a fine luglio per fare un anno di Servizio Civile con l’Associazione COE (Centro Orientamento Educativo), presso la struttura Libre Académie des Beaux-Arts (LABA) nella città di Douala, capitale economica del Paese.
Avendo un background in ambito artistico e di design, ho potuto candidarmi per una sede in cui l’arte era al centro delle attività.
Mi sono occupata di comunicazione e organizzazione di eventi per LArt de LInclusion, un progetto di formazione e sostegno alla microimprenditorialità artistica, culturale e artigianale co-finanziato dall’UE. Ho poi svolto attività di educazione artistica in un centro di scolarizzazione per ragazzi con disabilità. Ho collaborato a vario titolo e fatto traduzioni in italiano, inglese e francese per la LABA.

Durante una missione a Garoua, città sita nella regione del Nord, ho progettato delle pitture per decorare i reparti di pediatria e ostetricia dell’ospedale Notre Dame des Apôtres e organizzato un atelier di pittura muraria per i ragazzi di strada ospitati nella comunità di Saare Jabbama in collaborazione con i volontari della sede.

Oltre alle attività lavorative, grazie ad alcuni incontri fatti e a delle amicizie che sono nate, sono riuscita a sviluppare dei progetti personali paralleli, in particolare ho tenuto un dj-set ad un festival di musica reggae e partecipato ad una residenza artistica con mostra finale in cui ho esposto ceramiche, dipinti e installazioni di frasi scritte con il fil di ferro, il tutto realizzato durante l’anno.

Adattarsi ad un contesto così diverso in cui sei immediatamente riconosciuto come straniero non è affatto semplice, è stato essenziale il confronto con gli altri volontari nel Paese, soprattutto nei momenti più difficili.

Inoltre ho passato gli ultimi mesi da sola per via della partenza anticipata del mio collega di sede a metà marzo, ma questo mi ha permesso di rafforzare e creare ulteriori amicizie con le persone del posto.
Tra i vari obiettivi c’era anche quello di viaggiare per il Paese, cosa che ho fatto visitando diverse zone e regioni, spostandomi per lunghe mete anche da sola. Ciò è stato fondamentale per darmi sicurezza e farmi sentire indipendente e libera.

Altro obiettivo fondamentale è stato quello di conoscere meglio la mia famiglia camerunese. Ho avuto il piacere di passare del tempo e legare ancora di più con la mia nonna, i miei zii e i miei cugini. Ad un certo punto dall’Italia sono venuti a farmi visita i miei genitori e mia sorella. È stato ancora più emozionante condividere anche con loro la mia esperienza e stare con la famiglia al completo.

Durante quest’anno ho avuto molte difficoltà e riuscire a superare i vari ostacoli ha contribuito a una grande crescita personale, ho imparato ulteriormente ad accettare le differenze e ho coltivato la pazienza. Il mio francese ora è ottimo. Mi è sembrato di aver trovato il mio posto nel contesto soltanto verso la fine dell’esperienza, ma credo che queste siano soltanto le basi per continuare a far crescere i miei rapporti con il Camerun.

                                                                                                                 Mireille

 



IL GRINZONE n.88