UNA ANNO DA IMMIGRATA IN SVEZIA
Poco più di un anno fa mi sono trasferita in Svezia, precisamente nella sua capitale: Stoccolma. Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Civile e aver svolto la professione in Italia, ho preso la decisione di trasferirmi, otivata dal desiderio di esplorare nuove opportunità di carriera e immergermi in un Paese rinomato per l'innovazione e la qualità della vita. Essendo la Svezia uno stato dell'Unione Europea, non ho avuto bisogno di ottenere un permesso di soggiorno e quindi ho potuto sfruttare i primi mesi per ambientarmi e visitare la città e i suoi dintorni.
Stoccolma è una città molto tranquilla, ben organizzata e su misura per tutte le fasce d'età. Fin da subito sono rimasta sorpresa dall'inclusività della società svedese e dalla diffusa conoscenza dell'inglese, che ha facilitato la mia integrazione e mi ha fatto sentire meno estranea.
Ho trovato presto lavoro in un ufficio tecnico collaborando ad un progetto infrastrutturale di un ponte autostradale e ho avuto modo di apprezzare l'impegno della Svezia nello sviluppo sostenibile e nelle soluzioni ingegneristiche all'avanguardia. Terminato il progetto, ho deciso di frequentare un corso intensivo di lingua svedese per immigrati offerto gratuitamente dal Comune con l'obiettivo di integrarmi meglio e trovare più facilmente un altro lavoro. Il Comune offre corsi di diversi livelli, sia generali che specifici per alcune professioni, con l'obbiettivo di favorire l'inserimento lavorativo di tutti. Adattarsi ad un nuovo ambiente e ad una diversa società è inevitabilmente una sfida, ma grazie al corso di svedese e al supporto degli amici ho compiuto significativi progressi nella lingua, migliorando sensibilmente le possibilità di relazionarmi. Nel frattempo ho iniziato a lavorare a un nuovo progetto per la costruzione di un tunnel per la rete elettrica.
Un altro aspetto caratterizzante la Svezia è l'importanza attribuita al benessere, alla salute e all'equilibrio tra lavoro e vita: viene incoraggiata l'efficienza durante le ore lavorative e contestualmente c’è spazio per il tempo libero personale e per l'attività fisica. In questo senso Stoccolma, nonostante sia una metropoli, offre numerose opportunità di passeggiate e ciclabili immerse nella natura, accessibili tutto l'anno e interconnesse tra loro che permettono di spostarsi all’interno della città lontano dai rumori e dall'inquinamento. Inoltre Stoccolma è anche una città a misura delle famiglie perché offre numerosi servizi e opportunità. Il sistema svedese tutela molto i genitori con maternità e paternità paritarie, possibilità di maggiori ferie o giorni di assenza dal lavoro nel caso di malattia dei figli. Gli asili sono disponibili e aperti per molte ore e l'accesso e il ritiro dei bambini è libero senza imposizioni di orari. Questi aspetti facilitano l'organizzazione delle famiglie e offrono una maggiore libertà di gestione incentivando la natalità. Inoltre, grazie alla maggiore parità tra madre e padre, le donne hanno meno problemi sul lavoro rispetto a paesi come l'Italia dove la cura dei figli è affidata quasi completamente alla madre. L’occupazione femminile in Svezia è abbastanza alta e le diseguaglianze sul posto di lavoro sono inferiori, ma comunque esistenti.
Un altro aspetto da considerare è sicuramente il costo della vita: gli affitti in città sono molto alti, ma è generalmente facile trovare sistemazioni in quanto i contratti di affitto possono essere massimo un anno con estensione di mese in mese; anche il cibo, essendo prevalentemente di importazione, è molto costoso sia al supermercato ma soprattutto nei ristoranti; le bevande alcoliche sono molto costose e, nonostante questo, esiste il problema dell’alcolismo; il sistema di trasporto pubblico a Stoccolma non è per nulla economico, ma è molto efficiente e ben organizzato. Al contrario le palestre sono accessibili a prezzi contenuti per sottolineare quanto sia importante per la Svezia una vita sana per tutti. Anche i contratti collettivi per i lavoratori prevedono un rimborso annuale per i servizi di benessere. Va aggiunto che, visto il costo della vita molto alto, anche le retribuzioni sono maggiori rispetto all’Italia.
La lontananza dall'Italia si fa sentire, nonostante . l’accoglienza e il sostegno attivo all'integrazione degli immigrati. La Svezia offre un esempio tangibile di come un paese possa accogliere e valorizzare le risorse dei nuovi arrivati. L'investimento nella formazione linguistica gratuita e l'attenzione al benessere di tutti contribuiscono a migliorare lo stile di vita dei cittadini, con effetti positivi anche per l'economia e il lavoro.
Certamente ci sono aspetti negativi anche in Svezia e problemi da affrontare, ma la Svezia rappresenta un buon esempio da cui prendere ispirazione.
Paola Pensa
IL GRINZONE n.87