CHIESA DI SANT'ANDREA: intervento conservativo
DESCRIZIONE
La Chiesa di S.Andrea a Pasturo ha un impianto architettonico molto semplice ad un'unica navata rettangolare di dimensioni modeste in cui si evidenziano il volume della sacrestia a sud e la torre campanaria a nord. Gli ingressi sono due: uno principale posto sulla facciata ad est poco utilizzato, uno secondario posto sulla facciata Sud utilizzato.
La facciata a capanna, restaurata nel 19031 e che un tempo portava la dedicazione “DIVO ANDRE / APOSTOLO / DICATUM”2, è contraddistinta da un lunettone centrale tripartito e da due finestre rettangolari più piccole che affiancano il portone d’ingresso in legno. La facciata a sud è caratterizzata da tre aperture: una finestra rettangolare e un lunettone (identici a quelli in facciata che illuminano rispettivamente la sacrestia e la navata) e una porta in legno sormontata da un architrave in pietra. Nonostante le cappelle poste a ridosso della facciata a nord, è presente un terzo lunettone tripartito. Spicca inoltre la torre campanaria a pianta quadrangolare (restaurata nel 19123), decorata pittoricamente nell’ultima parte da un bugnato d’angolo.
Le notizie storiche pervenute non sono sufficienti però per capire più approfonditamente le trasformazioni che l’edificio ha subito negli anni in quanto non è stato trovato nessun documento sia in archivio di stato a Como sia nell’archivio storico diocesano a Milano. Si suppone che all’inizio del ‘600 la chiesa fosse in rovina in quanto fu riedificata completamente, stravolgendo l’architettura e mantenendo forse solo il presbiterio
LO STATO CONSERVATIVO
La Chiesa presentava dei degradi strutturali rilevanti con cedimenti e lesioni che interessavano in modo evidente l’arco absidale. Visto la particolare situazione si sono eseguite delle indagini preliminari da diversi specialisti utili per poter valutare la migliore proposta di intervento di consolidamento e di restauro conservativo.
L’intervento ha previsto due fasi:
- consolidamento strutturale della Chiesa eseguito a giugno/luglio 2020
- restauro conservativo delle superfici dell’arco trionfale e del presbiterio ottobre/gennaio 2021
Consolidamento strutturale
l problema più significativo a livello strutturale della Chiesa interessava la parte adiacente il cimitero. È stato infatti rilevato che alla base del muro, il terreno di fondazione, presentava notevoli asportazioni di materiale dovute probabilmente alla formazione del cunicolo a monte dei colombari del cimitero, creato per allontanare le acque meteoriche, ma che ha di fatto tolto il terreno di rinfianco delle fondazioni di Chiesa e del campanile favorendo l’azione di erosione dell’acqua.
L’intervento ha previsto quindi il consolidamento con la realizzazione di un blocco rigido di malta idraulica di contenimento tra le fondazioni delle cappelle cimiteriali e la muratura di fondazione della Chiesa.
I lavori sono stati eseguiti dall’impresa Giuliano Pigazzi di Pasturo.
Sull’arco del presbiterio particolarmente danneggiato si è ritenuto di dover inserire un nuovo tirante, in asse con l’arco stesso, e posto al di sopra dei tiranti esistenti. Inoltre, visto il grave quadro fessurativo dell’arco, sono state inserite delle spine radiali di cucitura e si è proceduto con le iniezioni nelle lesioni con adeguata malta da restauro con caratteristiche strutturali idonee.
Anche la facciata principale della Chiesa presentava un quadro fessurativo che doveva essere attentamente approfondito e si doveva intervenire al più presto per integrare lo stato tensionale dei tiranti presenti così come il prospetto ovest verso il cimitero.
L’intervento ha previsto l’inserimento di due tiranti metallici nello spessore della muratura sia nella parete est (facciata principale) sia nella parete di ovest per contrastare ulteriori spostamenti tra gli elementi murari che si sono formati a seguito delle lesioni rilevate.
L’intervento è stato eseguito dalla ditta Sicem di Mozzo (Bg).
La progettazione e direzione lavori è stata seguita dall’ing. Parolari di Lecco con il coordinamento dell’arch. Alessia Silvetti con studio a Dervio (Lc).
Restauro conservativo delle superfici dell’arco trionfale e del presbiterio
Successivamente alla messa in sicurezza ed al consolidamento dell’edificio, si è ritenuto importante riportare la Chiesa ad uno stato di conservazione necessario per poter essere trasmessa alle future generazioni in quanto patrimonio storico artistico presente nel paese di Pasturo.
Il degrado era esteso sull'intera superficie del presbiterio, in particolar modo sul basamento, erano presenti patologie tipicamente associate alla sussistenza di
eccessivi livelli di umidità, derivanti sia da passate infiltrazioni, sia da importanti fenomeni di risalita capillare.
Inoltre l’arco trionfale oggetto di consolidamento strutturale presentava numerose lesioni e fessurazioni che andavano sigillate con materiale compatibile con l’esistente.
Si è intervenuto con l'asportazione dell’intonaco ammalorato della fascia inferiore delle pareti.
Gli intonaci sono stati ricostituiti utilizzando appropriate malte premiscelate le quali, grazie alla loro particolare combinazione di sabbie silicatiche e di calci idrauliche naturali, garantiscono ottime proprietà di traspirazione e smaltimento dell’umidità e conseguentemente di deumidificazione.
Si sono rimossi i rappezzi eseguiti con materiali non idonei, in particolare quelli a base cementizia. Queste porzioni di materiale sono stati reintegrati con composti di tipo tradizionale appositamente approntati, costituiti da calce idraulica, grassello di calce.
La scelta di integrare solamente le piccole porzioni mancanti e di non ripristinare quelle più estese, è stata valutata e concordata con gli Organismi di Tutela. L'intervento si è concluso con l'omogeneizzazione cromatica di ciascuna area ed il raccordo cromatico delle varie superfici.
Di notevole interesse è stato il ritrovamento di una decorazione sulle lesene, una sulla parte centrale dell’arco trionfale ed alcune decorazioni sulla parete est.
Il restauro ha reso possibile sia la conservazione e la valorizzazione della Chiesa di S. Andrea sia la scoperta di queste particolari decorazioni che risaltano maggiormente l’impianto architettonico dell’arco trionfale e del presbiterio.
I lavori termineranno a gennaio in quanto alcune pareti, visto l’umidità presente all’interno della Chiesa, non si sono ancora asciugate.
L’importo dei lavori a preventivo ammontava a 60.000,00 €, a consuntivo la spesa sostenuta ammonta a 64.000,00 € di cui 24.000,00 € finanziati dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese.
I lavori di restauro, con la direzione dall’arch. Alessia Silvetti, sono stati eseguiti dalla ditta Luzzana Restauri di Civate (Lc) .
Alessia Silvetti
IL GRINZONE n.74