Portofino
Lontani dai mandorli vivi
hanno piccole tombe
infisse negli scogli
i bambini: a tonfi percossa
nel cavo cuore selvaggio, d’alghe avvinta
la roccia, in anelli di vertigine.
Ma lenta disfà la penisola
i suoi nodi di terra,
spiega in vetta
vele d’oscure foreste:
all’infinita
altalena degli orizzonti
già china,
offrendo
i suoi lievi sepolcri
ai bracci di una gran croce lunare.
Aprile 1936