Sogno sul colle

 

Sotto gli ulivi vorrei

in un mattino fresco

salire

e salutare

di là dalle lievi

chiome d'argento

il pallore del sole ed il volo

delle nuvole lente

verso il mare.

 

Vorrei cogliere un mazzo di pervinche

fiorite

nei cavi tronchi

e camminare per il viale oscuro

dei lecci

con il mio dono azzurro presso il cuore.

 

Rasentare così

le antiche mura

ricoperte dall'edera

vorrei

e bussare alla porta del convento.

 

Vorrei essere un frate silenzioso

che va con i suoi sandali di corda

sotto gli archi di un chiostro

e attinge acqua all'antica

vera del pozzo

e disseta

le lavande e le rose.

 

Vorrei

dinnanzi alla mia cella

avere

quattro metri di terra

ed ogni sera

al lume delle prime stelle

scavarmi

lentamente una fossa

pensando al tramonto dolcissimo

in cui verranno

salmodiando

i fratelli

e in mezzo ai cespi delle lavande

mi coricheranno

ponendomi sul cuore

come fiori

morti

queste mie stanche mani

chiuse in croce.

 

Assisi, 24 gennaio 1933